Canali Minisiti ECM

Le vaginosi possono essere causate da batteri residenti

Ginecologia Redazione DottNet | 26/04/2018 15:08

Studio 'Burlo' Trieste, è urgente studiare tutta la flora microbica

Potrebbe essere causata da alcuni microbi normalmente residenti, che stimolano la produzione di molecole pro-infiammatorie, la causa delle vaginosi batteriche, le infiammazioni che interessano il 20-30% delle donne in età fertile, e che possono essere asintomatiche o causare bruciori. LO afferma uno studio recente effettuato dall'Irccs Burlo Garofolo di Trieste, pubblicato da Scientific Reports del gruppo Nature, al termine di un esame durato un anno su un gruppo di 62 donne.

Di norma, la diagnosi della vaginosi era posta sulla base della diminuzione in vagina di lattobacilli, che proteggono l'ambiente da aggressioni esterne e dall'aumento di batteri patogeni. La ricerca - coordinata da Manola Comar, direttrice della struttura di microbiologia avanzata del Burlo e docente all'Università di Trieste - ha documentato per la prima volta che individuare un particolare assetto batterico, o microbiota, nella vagina di una donna non è di per sé sufficiente per diagnosticare una vaginosi o per escludere del tutto un processo patologico.

pubblicità

Quel che conta è la capacità di alcuni microbi normalmente residenti in vagina di stimolare la produzione di molecole pro-infiammatorie, che possono causare un'infiammazione cronica, a volte silente, che a lungo andare spiana la strada a patologie ostetrico-ginecologiche anche gravi. "Studiare il microbioma vaginale, cioè la totalità della flora microbica presente in vagina sta diventando sempre più importante e urgente - spiega Comar -. Caratterizzare non solo la composizione dei batteri presenti in vagina, ma individuare i rapporti tra le popolazioni batteriche presenti e con l'ospite donna, ci spinge a riformulare i parametri clinico-diagnostici delle cosiddette disbiosi vaginali e a trovare nuovi approcci terapeutici".

Fonte: Scientific Reports

Commenti

I Correlati

La nausea e il vomito colpiscono in totale il 66% delle donne durante la gravidanza in Italia, un dato che evidenzia la rilevanza numerica di questo disturbo; solo il 25% delle donne con nausea e vomito ha ricevuto un trattamento per contrastare i si

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto

L'obiettivo è aiutare le donne ad affrontare il momento delicato del post partum

Laiga: "Se si vuole dare un concreto aiuto alla maternità dopo la nascita, sarebbe più sensato investire tali soldi per rimediare ai gravi tagli al personale sanitario degli ultimi anni"

Ti potrebbero interessare

La nausea e il vomito colpiscono in totale il 66% delle donne durante la gravidanza in Italia, un dato che evidenzia la rilevanza numerica di questo disturbo; solo il 25% delle donne con nausea e vomito ha ricevuto un trattamento per contrastare i si

Greco (S.I.d.R.): “Estendere PMA anche a donne single se separate o con partner deceduto”. Gallo (Ass. Coscioni): "Il contenuto rispecchia il documento su cui ha già lavorato il precedente Governo"

L'obiettivo è aiutare le donne ad affrontare il momento delicato del post partum

Laiga: "Se si vuole dare un concreto aiuto alla maternità dopo la nascita, sarebbe più sensato investire tali soldi per rimediare ai gravi tagli al personale sanitario degli ultimi anni"

Ultime News

Presentato presso la Camera dei deputati un innovativo modello, sviluppato da C.R.E.A. Sanità con il contributo di Roche Italia, che valuta i costi-benefici e la sostenibilità dello screening polmonare nel nostro Paese

Ciccozzi: "Con la sua capacità di causare focolai significativi tra gli uccelli e il potenziale di trasmissione agli esseri umani, richiede una vigilanza costante e un'efficace risposta coordinata"

“La professione medica rimane sostanzialmente refrattaria a modelli organizzativi improntati a criteri meramente economici"

I medici di famiglia della Fimmg lanciano un appello alla popolazione, in particolare alle persone anziane e fragili, affinché adottino misure precauzionali per proteggersi ed evitare di dover ricorrere al pronto soccorso